Sotto lo pseudonimo The Warden si cela Ward Richmond, musicista texano di Dallas che negli anni si è speso moltissimo nel proporre honky tonk e rock’n’roll nei clubs della sua città come membro di due band dal buon nome locale come Slick 57 e Boys Named Sue. Dopo molti anni finalmente debutta da solista e centra subito l’obiettivo di unire con grande bravura i due stili, a metà strada tra Dale Watson e Jason Ringenberg, indimenticato leader degli Scorchers, tra le prime band a fondere l’amore per la tradizione e le pulsioni punk. Dodici canzoni, tutte a sua firma, e la sicurezza nel citare i grandi nomi del genere in un insieme energico e potente, tra passato e presente, raccontando storie di amicizia, amore e avventura. Se “Deny, Deny, Deny”, “County Line”, “Bullets”, “Interstate”, “Salvation” con il suo bel ‘train time’ e l’acustica “Dark Clouds” fanno parte del lato country di Ward Richmond, sempre ispirato e sincero, sempre vitale e propositivo, “50 Bucks”, “Livin’ in the EDT” e la ‘furiosa’ “High Life” mostrano il suo lato più rock’n’roll con tanta grinta ma anche tanto gusto e felicità. Tra questi due ‘poli’ si posizionano e fanno da bilancia brani come “Little Darlin’” i cui fiati arricchiscono la melodia con un’aura tipicamente sudista e “Sun Goes Down” in cui eccheggiano Johnny Cash e gli outlaws come David Allan Coe e Hank Williams Jr. “The Warden” è l’ulteriore conferma che se si vuole musica immediata, spigliata e con un pizzico di sfrontatezza bisogna cercare nell’immenso panorama indipendente, grande fucina di talenti che nella maggior parte dei casi rimane confinata a livello locale. Sta a noi far si che questi personaggi diventino un po’ più famosi. (Remo Ricaldone)