La band di Portland, Oregon guidata dall’inossidabile Dennis Winslow è giunta all’album numero undici, traguardo importante per un combo indipendente. Attivissimi specialmente in questi ultimi anni, i Shoebox Letters mantengono inalterato il loro fresco spirito tra pop e rock, con frequenti ‘spolverate’ country ma con nel cuore e nella mente i suoni ispirati agli anni sessanta. In questo loro “Love Sick Town” gli arrangiamenti sono più essenziali, eliminando momentaneamente gli strumenti più legati alla country music come pedal steel e banjo che facevano bella mostra nei loro precedenti lavori, ma non meno brillanti con un eccellente lavoro chitarristico (sia acustico sia elettrico) e l’ormai proverbiale cura alle armonie vocali nella classica tradizione westcoastiana. L’iniziale “Let Me Love You Again” mostra subito quanto positivo sia lo stato di forma di Mr. Winslow e soci con un affascinante country-rock che conquista con una melodia molto ‘radio friendly’. “Used To Believe” è invece più rock, con un insistente e contagioso profumo di Creedence Clearwater Revival e la voce di Susan Lowery che emerge in tutta la sua forza, caratterizzando gran parte del disco. “Damaged Goods” si posiziona in quello spazio tra le calde armonie rock anni sessanta e il soul che in quella decade scrisse alcune tra le pagine più belle della nostra musica, “Lost” è suadente e persuasiva, condotta da una ritmica rilassata e soffice mentre ancora la voce di Susan Lowery arricchisce la melodia di “Father’s Daughter”. La canzone che dà il titolo al disco è divertente e frizzante, “I Fall For You” è per contro più riflessiva con un delizioso intreccio chitarristico che mi ricorda certe cose di Tom Petty, sulla stessa falsariga si posiziona “Lucid”, altro piccolo gioiellino firmato da Dennis Winslow. Il trittico finale si apre con una “Leaving Everything” acustica e cristallina, ballata dai colori più ‘folkie’ per poi proseguire con “Sugar Blues”, canonico blues un po’ ‘fuori tema’ in questo contesto e terminare con la piacevole ‘cavalcata’ di “Arizona Sky” in cui emergono ancora temi country in un ambito pop-rock. “Love Sick Town” è un disco che si gusta in un sorso, rinfrescante e corroborante. Bravi.(Remo Ricaldone)