Tra le figure che più contribuirono a diffondere a livello planetario il country c’è sicuramente Roy Clark, chitarrista e cantante, artista istrionico, di profonda ironia che, grazie allo show televisivo “Hee Haw”, si fece portavoce della musica country, conquistandosi un posto nella Country Music Hall of Fame.
Nacque il 15 aprile 1933 a Meherrin, in Virginia, poi crebbe a Washington D.C.. Suo padre, operaio nelle ferrovie, suonava in una banda, lo fece appassionare alla musica bandistica ed orchestrale. Ancora ragazzino Roy era già un valente polistrumentista, abile nel destreggiarsi col banjo e col mandolino. A quattordici anni fece la sua prima apparizione televisiva, suonando una chitarra e da allora iniziò ad affiancarsi al padre suonando nei club di Washington, ignorando completamente i suoi doveri scolastici. La musica era il suo unico interesse e, solo quindicenne, andò in tournée con artisti del calibro di Hank Williams.
Fu invitato per la prima volta al Grand Ole Opry dopo aver vinto un concorso nazionale per banjoisti nel 1950. Stilisticamente Clark mostrava sempre i suoi gusti poliedrici, spaziando dal rock al jazz. Fu lui il primo artista country a suonare al Montreux Jazz Festival e registrò un album con l’artista jazz Joe Pass nel 1994.
Il suo estro creativo, capace di spaziare in più generi, si vede benissimo in “The Drifter”, del 1979, in collaborazione col polistrumentista blues Clarence “Gatemouth” Brown, ma soprattutto in “Malaguena” una strumentale, tutta chitarra, sesto movimento della Suite Andalucía del compositore cubano Ernesto Lecuona, in cui si sono cimentati i più grandi artisti, da José Feliciano a Paco de Lucía. Clark la suonò in chiave country in un episodio del programma tv “The Odd Couple” e da allora continuò a chiudere i suoi concerti con quella canzone su una chitarra acustica a dodici corde.
Le sue doti di cantante country si possono, invece, ammirare nella splendida “I Never Picked Cotton”, canzone con cui Johnny Cash guadagnò tanti consensi, ma che già Clark portò al numero cinque nella classifica Hot Country Singles di Billboard. La voce vibrante di Roy narra la drammatica storia di un giovane appartenente ad una povera famiglia di raccoglitori di cotone dell’Oklahoma che ruba dieci dollari e un pick-up e fugge per cercare la felicità in ragazze, whisky e auto, passando a vivere di rapine a mano armata fino a quando uccide un uomo e viene condannato a morte per impiccagione.
A metà degli Anni Cinquanta, affinò le sue abilità televisive come ospite fisso di “Country Style”, lo show di Jimmy Dean, fino a subentrargli, ma tornò alla musica live nel 1960, quando fu invitato a Las Vegas per aprire il concerto di Wanda Jackson. Esordì due anni dopo con l’album “The Lightning Fingers of Roy Clark” e ottenne un importante successo col singolo “The Tips of My Fingers”. Nel 1969, la sua canzone “Yesterday, When I Was Young” divenne un successo nelle classifiche di musica pop e country. Sebbene abbia collezionato grandi successi radiofonici come “Thank God and Greyhound”, “Come Live With Me”, “Somewhere Between Love and Tomorrow” e “Honeymoon Feelin”, oltre al grammy per l’esecuzione della popolarei “Alabama Jubilee”, la sua carriera fu bagnata dalla fama grazie alla televisione.
Si ritagliò dapprima un posto nella sitcom “Beverly Hillbillies”, poi divenne protagonista di “Hee-Haw”, accanto a Buck Owensm dal 1969, nei panni di un raccoglitore di pannocchie, bifolco ma divertente. Per oltre un ventennio, la sua voce, il suo banjo, la sua ironia hanno portato il country nelle case di milioni di americani. Hee Haw rese la musica country un fenomeno mainstream, era qualcosa a cui molti americani potevano relazionarsi, indipendentemente dalla cultura locale, e anche se i dirigenti e i critici della rete deridevano lo spettacolo. Sempre allegro, col sorriso stampato sul volto paffuto, la salopette e la camicia a quadri, con alle spalle balle di fieno o alte spighe di grano, Clark divenne un giullare country e quel programma fu determinante per rendere noti anche ad un pubblico pop gente come Merle Haggard, Loretta Lynn e Tammy Wynette. La sua maestria, versatilità e capacità di far ridere il pubblico furono premiate da ascolti da record. Clark divenne uno dei volti più riconoscibili della country music ed usò questa sua notorietà per abbattere i muri della politica esibendosi più volte in Unione Sovietica, la prima nel 1976, in una serie di converti in conservatori, case della musica e teatri, poi nel 1988.
Nella sua vita, spentasi nel 2018, vinse più volte l’Entertainer of the Year e il Comedian of the Year. Ha anche una stella sulla Hollywood Walk of Fame. ( Angelo D’Ambra)