Lee Sims incarna la figura del country singer più classico e tradizionale, con una voce calda, baritonale e ottimamente modulata e un repertorio dove convivono con naturalezza ballate, swing e momenti più movimentati e trascinanti. Dopo aver suonato sullo stesso palco di grandi voci country come Waylon Jennings, George Strait, Tanya Tucker e Buck Owens ed aver inciso una manciata di dischi dal taglio rigorosamente legato alle proprie radici, Lee Sims ci regala un lavoro tra i più piacevoli ascoltati quest’anno a livello indipendente. “Deep In The Heart Of Me” scorre infatti con estrema spontaneità ed immediatezza grazie ad una produzione pulita ed essenziale nelle mani dello stesso Lee e della coppia Greg Cole, proprietario degli studios dove si sono svolte queste registrazioni a Smyrna, Tennessee e Randy Norton, autore dei nove decimi del repertorio. Nitido e godibile è l’iniziale “Blues On Parade”, swing di classe interpretato con la pedal steel di Mike Johnson e il fiddle di Larry Franklin in primissimo piano per proseguire con “Uncle Joe”, ballata ‘straitiana’ al 100% e la grintosa e corposa “Rag Top Baby” in cui primeggiano le chitarre elettriche di Brent Mason e James Mitchell. “Summer/Fall” riprende certe atmosfere ‘south of the border’ care a molti cantanti country mentre “Why You Been Gone So Long” di Mickey Newbury è qui riletta in maniera splendida in uno dei momenti più interessanti dell’album. “The Waltz” e “Texas Girl” ci portano nel Lone Star State prima con un piacevole valzer e poi con uno swing pregevole, “Pain In My Memory” ha influenze blues deliziose e la performance vocale di Lee Sims è veramente da consumato veterano, “One Heart” è una ballata romantica e intima e “Tonight We Ride” alla quale è affidata la chiusura del disco è tutta ritmo e passione a mostrare un musicista talentuoso che merita attenzione. Consigliato a chi ha a cuore la country music più autentica e sincera. www.leesims.com. (Remo Ricaldone)