Dal ricco panorama musicale canadese continuano ad emergere musicisti che si rivolgono ai suoni roots con ottima personalità pur spesso limitandosi ad una notorietà entro i confini del Paese della foglia d’acero. I Leaf Rapids prendono il nome da una sperduta località situata nel nord della Provincia del Manitoba, affascinante soprattutto per le sue aurore boreali e arrivano al terzo disco guidati dalla cantante ed autrice Keri Latimer, sensibile nel coniugare le molteplici influenze della band in un suono fortemente evocativo e godibilissimo. ‘Americana’ potrebbe essere la definizione, anche se non è sempre facile descrivere le sfumature di un progetto che prende spunto da country, etereo folk e un pop-rock che talvolta li avvicina ai conterranei Cowboy Junkies e agli americani Bonny Light Horseman. Con Keri Latimer ci sono il marito Devin Latimer, Joanna Miller e Chris Dunn a completare una formazione le cui armonie e gli intrecci chitarristici ai quali si aggiungono pedal steel, cello, violino e tastiere raggiungono una maturazione tale da rendere la musica dei Leaf Rapids decisamente degna di nota. “Velvet Paintings” è un album che ben si abbina a quelle fredde e spettacolari terre ma che scalda i cuori di chi dà la giusta attenzione alle tracce lasciate da canzoni le cui forme frequentemente assumono le caratteristiche di ballata o di midtempo. La città di Winnipeg è il luogo dove si sono tenute queste sessions sotto la supervisione artistica della stessa Keri Latimer affiancata dall’altro produttore John Paul Peters che hanno costruito un percorso affascinante che culla l’ascoltatore e lo trasporta in una dimensione soffice e impreziosita da spunti molto interessanti, dove la qualità delle canzoni fa la differenza. La title-track “Velvet Painting” e la countreggiante “Insomniac Show”, poste ai due estremi del disco, danno l’idea delle variazioni di un suono comunque sempre ottimamente equilibrato ed interpretato con doti limpide e cristalline. In mezzo sono da segnalare “Starling To A Starling”, “Fast Romantic” con le sue deliziose chitarre e il sapore di una country music intrisa di umori ‘southern’, la cadenzata “In The Woods” legata a chiari stilemi folk e “Trepidatious Celebrations”, momenti che certificano la validità di un progetto da conoscere. (Remo Ricaldone)