Grazie al progetto USO tour,la superstar della giovane country music Americana, Hunter Hayes, ha tenuto un concerto il 19 maggio 2015 a Camp Ederle a Vicenza. In una atmosfera decisamente rilassata e di divertimento come si conviene ad un evento musicale, il giovane singer/songwriter ( classe 1991) ha suonato per quasi due ore regalando ai presenti il meglio del suo repertorio. Organizzazione perfetta sotto ogni punto di vista, suono stupendo come sempre accade quando suonano artisti Americani e atmosfera molto easy con tanto di pubblico sdraiato sul prato in un clima quasi da pic nic, hanno reso questo evento un momento di grande festa che alla fine ha davvero entusiasmato tutti.
Soundcheck veloce verso le 17,30, e poi puntuale alle 18,30 il cantante di Breaux Bridge (LA), si è presentato sul palco, allestito in mezzo al campo da football, insieme alla sua band, composta da Matt Utterback (bass), Devin Malone (guitar), Steve Sinatra ( drums ed ex batterista dei Little Big Town) Sam Ellis (piano) e Andy Sheridan (guitar), che lo accompagnerà anche nell’imminente tour (22, 23 e 25 maggio) nel Regno Unito. Come dicevano tutti i grandi successi sono stati riproposti a partire da I Want Crazy, Tattoo e Storm Warning. Molto intensa Invisible, brano che Hunter Hayes aveva suonato riscuotendo un grande successo anche alla 56° edizione dei Grammy Awards. Di grande effetto e carica di feeling anche la versione live di Wanted, singolo che la RIAA aveva certificato gold nel 2011.
Nonostante sia stato vincitore del Country Music Association Award come New Artist Of The Year nel 2012, la musica di Hunter Hayes non si può definire propriamente country. Non vi è steel guitar ne fiddle e il mandolin appare di sfuggita. Si tratta di un piacevole pop moderno orientato verso il country perfettamente in linea coi tempi e rivolto ad un pubblico molto giovane. Ineccepibile dal punto di vista artistico, HH è stato davvero bravo e dopo una partenza un po’ in sordina, ha dimostrato di essere un ottimo musicista, preciso nei riff di chitarra e dalla voce ben impostata. Ottimo musicista ma anche ragazzo simpatico e disponibile, come dimostra l’ora e mezza passata in mezzo ai fans, per la maggior parte ovviamente giovanissimi, a scattare “selfie” e a firmare autografi, nonostante avesse alle spalle un concerto di quasi due ore. Due album all’attivo (Hunter Hayes del 2011 e Storyline del 2014) e alcuni milioni di cds venduti, fanno di questo musicista uno dei personaggio di maggior rilievo dell’industria discografica made in Nashville, da tempo rivolta verso quel country pop che vende bene e che domina il palinsesto delle radio Americane. I tempi sono cambiati. (Gianluca Sitta)
Thank you Dan.