Nativa dell’Indiana, cuore del Midwest americano, Emily Hicks si è trasferita a Salt Lake City, Utah portandosi dietro la passione per la scrittura che ha messo al servizio di sonorità che prendono spunto da country music e folk ma che assumono spesso una forma contemporanea, filtrate da una sensibilità vicina al pop. Fresca e frizzante è quindi la proposta di questa giovane cantautrice che, dopo aver pubblicato alcuni singoli prodotti da Monty Powell, più volte nominato ai Grammys, ha dato alle stampe questo “Weird Wild Wonderful”, un lavoro scorrevole, ricco di momenti da sottolineare per interpretazioni vocali cristalline e per buone doti compositive. Sufficientemente vario nelle tematiche e negli arrangiamenti, “Weird Wild Beautiful” si apre con la title-track le cui chitarre acustiche mettono subito in risalto basi country-folk e suggellano una piacevolezza che incontreremo durante tutto l’album. La produzione nelle mani di Nick Bullock, curata negli studi Dog House di Nashville ha il sapore contemporaneo di una country music che però non ha artifizi o certe ‘smancerie’ tipiche di alcuni prodotti mainstream, mantenendo quel naturale approccio tipico delle creazioni indipendenti, come per esempio nella nostalgica e delicata “Far From Home” che segue a ruota la title-track. La coinvolgente passione infusa in queste canzoni si può facilmente apprezzare anche nella intensa “Anymore”, mentre spensierata e godibile è la melodia di “Hickory Lane”, con “Different Kind Of Life” più meditativa ed interiore. “Picket Fenced In” ha il fascino rilassato e melodicamente rilevante della canzone d’autore al femminile californiana, con le belle chitarre del produttore Nick Bullock che con JP Ruggieri costruisce ottime basi per i brani di Emily Hicks. “Wild As The Flowers” fa emergere l’amore per la natura e per le attività che si svolgono all’aperto, amore che Emily Hicks non manca di sottolineare, mentre un altro momento tra i migliori del disco è la conclusiva “Let You Stay” che ancora una volta porta all’attenzione dell’ascoltatore tutta l’intensità delle performance della giovane cantante dello Utah. Un nome da tenere in giusta considerazione se si ama la country music contemporanea che si fonde con attitudini pop. (Remo Ricaldone)