Nata negli Stati Uniti con chiare origini svedesi, Deborah Henriksson è andata a vivere nella terra dei suoi avi e in questi anni si è posta come una delle voci più interessanti di un panorama ricco ed articolato come quello del paese scandinavo. “So Far” è una esaustiva ed intrigante retrospettiva in doppio cd che da’ l’esatta misura di un’artista dalle notevoli doti, esaltate dalla proficua collaborazione con Mats Nyman, produttore, arrangiatore, autore di quasi tutte le musiche (le liriche sono della stessa Henriksson) e strumentista straordinariamente eclettico. Con lui sono da segnalare i contributi del chitarrista Bengt Andersson, del bassista Nicklas Sandstrom e del prezioso ‘cammeo’ di Mats B. Olsson all’armonica e accordion in un brano, mentre alle armonie vocali sono presenti Mattias Cronert e Kent Ihren. Musicalmente Deborah Henriksson è profondamente legata ai suoni tra contemporary folk e pop di matrice irlandese ai quali aggiunge un tenue tocco americano vicino a certa country music sempre di ispirazione ‘moderna’. I riferimenti sono nitidi anche nella scelta delle cover (che comunque appaiono in misura minoritaria), da “Snow” dal repertorio dell’arpista canadese Loreena McKennitt alla celeberrima “Harry’s Game” la cui melodia contribuì al successo anche commerciale della band folk irlandese dei Clannad a metà anni ottanta, dal noto tradizionale “Ae Fond Kiss” con i testi del poeta scozzese Robert Burns alla splendida melodia di “A Woman’s Heart” della cantautrice folk irlandese Eleanor McEvoy. Molto interessanti sono anche gli originali, tutti ricchi di fascino evocativo e pervasi da una notevole grazia e delicatezza con le loro atmosfere folk sulle cui basi si snodano ‘immagini’ particolarmente intriganti. La scelta è ampia e si possono segnalare per immediatezza “Calling”, “Wide Open”, “In Time”, “Whisper” sul primo disco, “Trains”, “Let Go” e “Face Your Fears” sul secondo ma la proposta è così coesa che scorre in maniera del tutto naturale per tutti i cento e più minuti della lunghezza complessiva. (Remo Ricaldone)