Canadese di Vancouver, British Columbia ma residente a Santa Cruz in California, Brock Davis è un cantautore le cui passioni passano dalla country music a certo classic rock fino a quello che può definirsi ‘adult contemporary’, un mix di pop e folk assolutamente pregevole. Con il precedente “A Song Waiting To Be Sung” aveva raccolto recensioni più che positive per una vena ispirata e dai temi positivi e solari che lui con un po’ di ironia definisce ‘agnostic gospel’ e ora “Everyday Miracle” (la prima parte di un progetto chiamato ‘Backstage Session’ la cui seconda è in previsione d’uscita all’inizio del 2025) sancisce un bel periodo di forma rappresentato da queste tredici canzoni co-prodotte con Zach Allen e registrate negli studi Backstage di Nashville con nomi di spicco come Russ Pahl alla pedal steel guitar e Michael Rojas alle tastiere tra gli altri. Voce ottimamente impostata, arrangiamenti puliti e propositivi, melodie che coinvolgono al primo ascolto, tutto concorre a creare i presupposti di un disco apprezzabile da coloro che seguono la country music contemporanea, una country music non tradizionale ma che ha inflessioni tra folk e rock suonando sempre autentica e sincera. I temi sono inevitabilmente legati alle molte esperienze accumulate nel corso di un’infanzia, un’adolescenza e una maturità all’insegna della scoperta di se stesso e del grande continente americano ispirata alle letture di Jack Kerouac e all’ascolto dei classici come Bruce Springsteen, tra i musicisti che ne hanno segnato la crescita. Alla base di tutto questo c’è come detto un solido ottimismo di fondo che non vuol dire banalità ma una visione dettata dalla fede in un mondo migliore di quello che ci può apparire ogni giorno. C’è anche la vicinanza spirituale con la California della canzone d’autore e del country-rock degli anni settanta e molti momenti risentono di questo con armonie vocali curatissime e intrecci di slide e chitarre acustiche dal notevole peso poetico. Apprezzabile è come le canzoni fungano da racconto coeso e stimolante senza magari un potenziale hit ma con l’impressione costante di assistere ad un messaggio di condivisione, empatia ed amore. Non è facile citare un momento piuttosto che un altro quindi, ci si affida alla propria sensibilità per estrarre una canzone preferita o una melodia che ci tocca nel profondo. A parere di chi scrive “You’d Think I’d Know By Now”, “I’ll Always Be Your Dad”, la title-track “Everyday Miracle”, “Rain Falling On The Water” e “My Promise To You” fotografano con nitidezza un quadro estremamente interessante che aggiunge un tassello fondamentale nel percorso artistico di Brock Davis. (Remo Ricaldone)