La texana Beth Lee conferma appieno quanto sia variegata e multiforme la proposta musicale di una città come Austin nella quale giovanissima si trasferì da Houston. Il classico soul di scuola Stax, le armonie vocali che profumano di pop anni sessanta, il più fiero spirito roots-rock e le inevitabili colorazioni country sono presenti nelle undici tracce che compongono il suo quarto album intitolato “Waiting On You Tonight”, prova più che convincente in cui Beth vola in California per farsi produrre da Vicente Rodriguez, già batterista nella band di Chuck Prophet. Il risultato è come detto godibilissimo sia per una serie di belle performances vocali sia per un ‘abito’ strumentale cucito su misura per l’artista texana. Le tematiche sono spesso incentrate su rapporti di coppia non sempre facili ma che sottolineano la volontà di proseguire relazioni nonostante le difficoltà della vita e la title-track “Waiting On You Tonight” è senza dubbio il manifesto del disco per convinzione ed incisività. Il coinvolgimento è costante in tutto lo sviluppo dell’album, dalle dolci inflessioni californiane di “Playing Along” in cui si intravedono influenze che ricordano i Beach Boys alle rilassate tonalità di “Four-Letter Name” dove c’è il marchio di fabbrica di un Doug Sahm o del sottovalutato grande lavoro di Bobby Charles, fino all’accoppiata “It Was Enough” e “Understand Me” che ci riportano agli anni d’oro di certo rhythm’n’blues degli anni sessanta. Un lavoro questo che mostra eloquentemente il talento di un’artista le cui doti sono proporzionate all’ampiezza dei propri amori musicali. Consigliato caldamente. (Remo Ricaldone)