Pensato inizialmente come prequel di “Django”, nel 1968, il regista Ferdinando Baldi realizzò “Preparati la bara!”, pellicola che ebbe Terence Hill come protagonista. Pochi ricordano che la voce prismatica della colonna sonora è quella di Nicola di Bari. L’artista cantò “You’d Better Smile” di Gianfranco e Gian Piero Reverberi e ne realizzò anche la versione in italiano, intitolata “Cosa vale un uomo”. Di Bari non aveva ancora toccato l’apice del successo.
Nel 1964 aveva portato “Amore ritorna a casa” al Cantagiro, nel 1964 aveva partecipato al Festival di Sanremo con “Amici miei” in coppia con Gene Pitney e poi ancora al Cantagiro, ma era ancora un nome di secondo piano della musica italiana. Nato a Zapponeta, provincia di Foggia, il 29 settembre 1940, col suo classicissimo stile tricolore avrebbe vinto due Festival di Sanremo, nel 1971 e 1972, e Canzonissima, nel 1971, ma in quel 1968 era ancora distante dalle luci della grande ribalta.
La realizzazione del tema centrale della pellicola fu affidata a Gianfranco e Gian Piero Reverberi, due nomi fondamentali nella musica italiana. Gianfranco collaborò con Jannacci, Gaber e De André, a lui si deve quello che è ufficialmente il primo brano rock’n’roll italiano, “Ciao ti dirò”, del 1958; Gian Piero, invece, lavorò con Tenco, Mina, Al Bano, Le Orme, Battisti e animò il progetto prog-pop “Rondò Veneziano”. Alla loro “You’d Better Smile”, schiettamente morriconiana, con trombe, orchestra, cori, fischio e chitarra elettrica, si prestò con entusiasmo la giovane voce, cupa e struggente, Di Bari.
All’epoca non uscì nessun disco e solo nel 1998 la RCA pubblicò un LP, immettendo sul mercato degli appassionati una vera e propria rarità.
“You’d Better Smile” con chiarezza si uniforma agli standard tipici della musica da film spaghetti western, ha sfumature rock e un accompagnamento orchestrale, e Di Bari sviluppa un’interpretazione intensa e tormentata che ben si addice al film. Il motivo comparve nella pellicola in versione più lenta, con la chitarra in evidenza e coro in sottofondo, col titolo “David e Django”, fischiata in “Lucas”, strumentale in “Canto di morte”, col flauto in “Preparati la bara 2”, con tromba in “Preparati la bara 3” e col piano in “Preparati la bara 4”. Pianamente a suo agio tanto con l’italiano quanto con l’inglese, su un tappeto di violini e cori ed un ritmo tambureggiante, il cantante sfoderò la sua voce cangiante e policroma, ora fremente ora epica, ora lacrimevole ora decisa, ampia, profonda con le sue venature malinconiche.
Restò tutto una singolare anomalia nella carriera dell’artista, ma un’egregia prova.
Per la cinematografia, assurto alla piena popolarità, Nicola Di Bari recitò pure in “Torino nera”, accanto ad un volto celebre dello spaghetti, quello di Bud Spencer. Anche in quella occasione collaborò coi fratelli Reverberi alla colonna sonora. ( Angelo D’Ambra)