Disco delizioso questo dei norvegesi Millpond Moon, coppia formata dall’esperto chitarrista, cantante ed autore Rune Hauge e dall’incantevole voce di Kjersti Misje che arriva al terzo disco inciso in gran parte negli Stati Uniti e anche tra la nativa Norvegia e la Spagna. “Sweeter Than Wine” ha un delizioso mood acustico tra country e inflessioni bluegrass, si avvale di nomi ben noti nell’ambito roots statunitense, dall’eccellente fiddle e mandolino di Andy Leftwich al dobro di Rob Ickes, passando per le percussioni di un altro ‘Nashville cat’ come Kenny Malone, il basso di Mark Fain e la fisarmonica di Jeff Taylor, una produzione impeccabile curata dagli stessi Millpond Moon e su una scrittura decisamente interessante. Tutti e dieci i brani contenuti nell’album sono infatti frutto del talento compositivo di Rune Hauge, capace di evocare la migliore roots music americana con una naturalezza sorprendente. Il dolce arpeggio di chitarra acustica, i delicati interventi di fiddle e di dobro sono alla base di “Just Before Dawn” che apre il disco nella maniera migliore, uno dei momenti che maggiormente rimane nel cuore, “I’ll Do Anything To See You Smile”” è un’altra boccata d’aria fresca per il suo godibilissimo feeling bluegrass e gli assoli di dobro e mandolino che impreziosiscono il tutto, “Fallen On Strange Times” è ballata intensa e coinvolgente, così come “Don’t Ever Make That Right” che scava profondo nelle emozioni, sempre deliziosamente acustiche. Da segnalare ancora la finezza di “The Last Duel” con tutta la classe chitarristica di Rune Hauge e la grazia di Kjersti Misje alla voce e la nostalgica “Don’t Leave Now” con accenti ispanici tra la fisa di Jeff Taylor e la chitarra acustica, ancora una volta fortemente espressiva. Un disco questo che accarezza ed ammalia, ricco di calore e di classe.(Remo Ricaldone)