Cracker Barrel è la catena di ‘home restaurant’ che riconcilia con il buon cibo e sfata il mito che negli States si mangi male. Oltre 600 ristoranti diffusi in 42 Stati, luoghi dove sembra che il tempo si sia fermato agli anni venti o trenta del secolo scorso, dove si respira quell’aria rilassata e si apprezza la tipica cucina del vecchio sud. Cracker Barrel nasce esattamente il 16 settembre 1969 a Lebanon, un piccola cittadina del Tennessee tra Nashville e Knoxville grazie all’intraprendenza di Dan Evins, imprenditore il cui sogno era di ricreare quell’ambiente familiare in cui rivivere i ricordi dell’infanzia. Ora, a quarantaquattro anni di distanza, la presenza capillare di Cracker Barrel nel Sud e nel Midwest, sconfinando nel Nord e nella costa Est (solo la West Coast rimane ancora fuori dal suo raggio d’azione), ha saputo portare la cucina casalinga a livello di grande distribuzione sapendo mantenerne le caratteristiche peculiari e, a mio parere, è uno dei luoghi dove si mangia meglio in America. Ottimo è il gusto nell’arredamento, a partire dal front porch dove ci si può rilassare in attesa del proprio tavolo, ascoltando i suoni ‘vintage’ della country music, del bluegrass, del gospel e del rockabilly, riposandosi sulle sedie a dondolo e giocando con i vecchi giochi da tavolo. Intrigante è anche il negozio che fa da anticamera del vero e proprio ristorante, ricco di oggetti per la casa, souvenir dello Stato di appartenenza e una sempre più godibile selezione di cd, molti dei quali pubblicati in esclusiva (oltre alle registrazioni d’epoca, sempre più country stars hanno abbracciato la filosofia del Cracker Barrel, da Ricky Skaggs alla Zac Brown Band, da Alison Krauss a Josh Turner). La cucina, come detto, è eccellente, dalla ottima selezione di verdure al classico polpettone, dal buonissimo pollo arrosto alla ‘trota arcobaleno’, il tutto in un ambiente molto accogliente in cui spiccano alle pareti vecchie pubblicità e oggetti di campagna. Cosa da non sottovalutare è poi il rapporto qualità/prezzo assolutamente concorrenziale. Non resta altro che segnarsi le location di Cracker Barrel sul proprio ‘tom tom’ in caso di viaggio negli States, non resterete affatto delusi!! (Remo Ricaldone)