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Ventiquattro anni ma già con una carriera più che decennale in cui ha conquistato i cuori di molti critici e di altrettanti appassionati in ambito acustico imponendosi per eleganza, grazia, passione e grande tecnica strumentale, Molly Tuttle firma un ep che ha tutte le carte in regola per farla affermare appieno in quell’affollatissimo panorama americano in cui le voci femminili sono una costante piacevolissima. Laurie Lewis, Hazel Dickens e Kathy Kallick sono i modelli di riferimento per la ragazza cresciuta nell’area della baia di San Francisco, figlia del grande Jack Tuttle, tra i mandolinisti ‘di riferimento’ nell’area bluegrass, voce splendida ed eccellente tecnica chitarristica che l’ha premiata quest’anno con l’affermazione come miglior chitarrista per la International Bluegrass Music Association, prima donna ad aver vinto questo ambito riconoscimento. “Rise” la pone a fianco di importanti figure femminili come Sarah Jarosz, Aoife O’Donovan e anche Gillian Welch (seppur meno tradizionale rispetto a quest’ultima), con sette canzoni che in soli ventifue minuti esprimono tutta la suadente musicalità e la forza espressiva di Molly. Con una produzione sapiente come quella di Kai Welch (già con Bobby Bare Jr., i Greencards e la banjoista Abigail Washburn) e alcuni tra i migliori nomi della scena roots attuale come il poderoso e solido contrabbassista Todd Phillips, lo straordinario Darrell Scott a pedal steel, chitarra elettrica e contributi vocali e un gustoso ‘cameo’ di Joey Ryan e Kenneth Pettengale, alias The Milk Carton Kids, Molly Tuttle regala emozioni pure attraverso un repertorio completamente originale che ha i punti di forza nell’iniziale “Good Enough” con un arpeggio chitarristico magistrale, nella vibrante “Save This Heart” con il magico fiddle di John Malander, in una sognante e intensissima “Lightning In A Jar” che rimanda alle cose migliori di Alison Krauss, nella scorrevole e quasi ‘newgrass’ “Friend For A Friend”, con la dolcissima melodia di “Walden” a coronare un disco cristallino e limpido, aspettando un album ‘full length’ già annunciato per il prossimo anno.(Remo Ricaldone)