Max Stefani è tra i giornalisti musicali italiani uno dei più preparati e longevi, dall’alto di una carriera più che quarantennale iniziata sulle pagine del mensile di alta fedeltà Suono nella prima parte degli anni settanta per poi contribuire in maniera fondamentale alla nascita dell’ormai storico Mucchio Selvaggio e infine, in tempi più recenti, fondare Outsider, rivista dalla vita (purtroppo) breve ma densa di ottime ‘vibrazioni’. E proprio dall’esperienza della rivista Outsider, dal suo taglio originale e profondo, che Max Stefani ha trovato nuove ispirazioni pubblicando una serie di libri di cui “Happy Trails” è il quarto capitolo (un quinto è già previsto per fine anno, soffermando la propria attenzione verso i “Beautiful Losers” Gram Parsons, Lowell George, Ry Cooder, Randy Newman, Gene Clark e Warren Zevon). “Happy Trails”, ideale seguito de “I 4 Cavalieri dell’Apocalisse” in cui venivano ‘passati ai raggi X’ quattro giganti inglesi della chitarra elettrica come Eric Clapton, Jeff Beck, Peter Green e Jimmy Page, prende in esame la vita musicale di sei straordinari chitarristi americani, sei musicisti che hanno scritto letteralmente la storia dello strumento e non solo. Duane Allman, Mike Bloomfield, Jerry Garcia, Jimi Hendrix, Jorma Kaukonen e Stephen Stills sono qui raccontati attraverso le testimonianze di colleghi, amici e addetti ai lavori in un minuzioso lavoro di regia in cui Max Stefani può considerarsi un esperto. E’ questo il taglio originale e peculiare di un libro che scrupolosamente documenta gli anni dal 1965 al 1975 (con una breve introduzione che abbraccia i primi anni sessanta e le basi musicali ed ambientali che hanno permesso la maturazione di questi grandi nomi del rock), con una profusione di fatti, curiosità e particolari che sicuramente risulteranno interessanti anche a chi segue con attenzione questi suoni da anni. Per i neofiti potrebbe secondo me essere leggermente più complicato districarsi in questa messe di dati e nomi ma “Happy Trails” è uno di quei libri da tenere sempre sotto mano per approfondire una stagione straordinariamente fertile, una decade in cui si sono mossi, considerando le molteplici avventure dei protagonisti, gruppi come Paul Butterfield e la sua seminale Blues band, Electric Flag, Jefferson Airplane e Hot Tuna che con i Grateful Dead hanno dato vita alla splendida scena di San Francisco e poi ancora Buffalo Springfield, Crosby, Stills, Nash & Young, Manassas, Allman Brothers Band. Dal blues alla psichedelia, dal folk-rock alle sfumature country, dal rock’n’roll alle sperimentazioni, “Happy Trails” è il consigliato compendio ad una musica che ci ha regalato e continua ad emozionarci, a commuoverci e ad esaltarci. Buona lettura. Per contattare Max potete scrivere a max@outsiderock.com o alla sua pagina facebook.(Remo Ricaldone)