Wembley Arena stracolma in tutti i suoi 12.300 posti a sedere per l’unica data al di fuori degli Stati Uniti del Jekyll & Hyde Tour di Zac Brown e la sua Band. Preceduto dal successo che l’ultimo album (Jekyll+Hyde appunto) sta ottenendo in tutta Europa (anche grazie al fatto che si tratta di un album molto più rock che country) il singer/songwriter della Georgia ha conquistato la capitale Inglese (da cui mancava da quasi 2 anni quando venne in occasione del Country To Country) con una performance entusiasmante durata oltre 2 ore. La musica inizia alle 18,30 quando Imelda May, ottima interprete tra rock e boogie a cui tocca il compito di aprire lo show, scalda i presenti con il suo sound ricco di ritmo e colori. Breve pausa per preparare stage e mixer e puntuale alle 19,30 Zac si presenta davanti al pubblico di Wembley con una band di una decina di elementi e con un palco a due piani che vede la sezione ritmica ( batteria e percussioni) nella parte superiore. Tocca a Homegrown aprire un concerto che andrà oltre le più rosee previsioni per quanto riguarda il coinvolgimento da parte del pubblico londinese che ovviamente ama Zac Brown e conosce a memoria tutti i testi delle canzoni.
Naturalmente sono i pezzi dal già citato Jekyll+Hyde a monopolizzare la scaletta del concerto ma vi è posto anche per i grandi successi (Toes, Keep Me In Mind o Goodbye In Her Eyes fra tutti) e per alcuni classici del rock Britannico a cominciare da Kashmir dei Led Zeppelin e Bohemian Rhapsody dei Queen. Inoltre bisogna ricordare anche Under The Bridge (Red Hot Chili Peppers), Locked Out Of Heaven (Bruno Mars), Into The Mystic (cover del famosissimo brano del cantautore Irlandese Van Morrison) e l’inno non ufficiale della Georgia (da cui Zac Brown proviene) The Devil Went Down To Georgia interpretato con una grinta ed un coinvolgimento tali da non avere nulla a che invidiare alla versione più conosciuta di Charlie Daniels. Naturalmente il concerto è molto rock oriented, vuoi per il fatto che il nuovo cd ( che si avvale della collaborazione di Chris Cornell dei Soundgarden) è molto rock e vuoi per il fatto che suonare a Londra porta spesso gli artisti Americani a scegliere un repertorio meno country del solito. A parte questa considerazione, lo show è stato grandioso. Zac ha una voce incredibile e i musicisti sono dei veri e propri “mostri” di bravura. Alle 21,45 circa, dopo gli enocres Beautiful Drug e Chicken Fried, il concerto si chiude tra il tripudio generale e una standing ovation da parte degli oltre 12,000 della Wembley Arena. Una serata perfetta: grande location, grande pubblico, grande musica e ovviamente…grande Zac Brown.(Luisa Sala, Roberto Goldoni)