dolly banjoNon ho mai fatto una recensione, e francamente nemmeno credo di poterla fare. Ma dopo il concerto di Dolly Parton a Locarno, non posso non condividere le mie emozioni con tutti voi. Inutile dire che l’aspettativa era alta, ma ancora più grande era l’emozione dell’attesa. Lo stato d’animo era quello di una ragazzina che và al suo primo concerto live, in trepidante attesa di vedere ed ascoltare, in carne, ossa e voce, una figura per me mitologica. Alla soglia dei 50 anni si realizza qualcosa che neanche immaginavo potesse accadere. Dolly Parton la conosco da sempre . l’ascoltavo da bambina attraverso i dischi in vinile di mio padre, vedevo i suoi film e già da allora l’adoravo. Allora mi affascinava soprattutto per la sua chioma bionda, per i suoi abiti sempre sberluccicanti e per la allegria che mi trasmetteva nell’ascoltarla e vederla. Oggi l’ ammiro per la sua voce ed i suoi testi, per la sua chioma bionda, per i suoi abiti sberluccicanti, per la allegria, che nonostante i suoi 50 anni e più di carriera, ancora mantiene e continua ad alimentare con grande energia e passione. Inutile dire che quando è comparsa sul palco ho pianto…………quando poi sono partite le note di Blue Smoke credo che tutta la piazza di Locarno avesse gli occhi umidi! I miei compagni di viaggio sicuramente. Talmente perfetta, talmente uguale a come l’abbiamo sempre sentita, da domandarsi se realmente stesse cantando, o se fosse un playback. I 7 musicisti e le due coriste strepitosi anche loro. La cosa bella e’ che i suoi brani sono sempre intervallati da una spiegazione, da racconti di vita, da battute esuberanti. Un dialogo col pubblico carico di fascino ed emozione . La prima parte dello show è dedicata principalmente al nuovo album “Blue Smoke”. Comincia proprio col brano che da’ il nome al cd e, come sempre, rimane fedele a se stessa. Lo stile musicale è il marchio inconfondibile, al pari della voce strepitosa. Continua a tenerci incantati, brano dopo brano, imbracciando per ogni brano uno strumento diverso (ma tutti rigorosamente glitterati e ricoperti di strass). Ogni brano, da Blue Smoke, a If I had Wings (che esegue alla fine del 2° set) è bellissimo e perfetto. Home, Don’t think twice e tanti altri, tutti egualmente belli.
dolly_1Ogni canzone è intervallata da racconti. I ricordi della sua famiglia, delle sue origini, dei suoi successi, sempre presenti nelle sue parole e nella sua musica. Il primo set vola in un attimo, impossibile siano già passati ben 50 minuti, fantastici ed emozionanti. 15 minuti di pausa, ed eccola riapparire. Ovviamente con una nuova fantastica mise, una nuova pettinatura e tutta la sua incontenibile energia. Si riparte coi nuovi e vecchi successi. Addirittura ci regala un siparietto dove col sax suona il motivetto di Benny Hill (Benny Hill Theme n.d.r.). Oltre ai pezzi storici, quelli che tutti conoscono, trovano posto anche i brani più pop del suo repertorio, quelli che la hanno resa universalmente popolare, come 9 to 5 e I Will Always Love You (anche se questa in realtà è stata portata al successo grazie a Whitney Houston nella colonna sonora di The Bodyguard). Nessuna sbavatura, nessuna esitazione nella voce, nessun segno di stanchezza. Due ore circa di show entusiasmante, a tratti commovente come quando ricorda sua madre o suo padre. Il luccichio dei suoi abiti, degli strumenti e la voce cristallina, la rendono unica, inimitabile e perfetta. Talmente perfetta da sembrare irreale: Dolly è Dolly! Sì conclude così il tour europeo della vera signora della country music, in una piazza gremita di una piccola cittadina svizzera, in mezzo alle montagne (da lei definite “ancora più belle delle Smoky Mountains”). Un grande tour per lei e i suoi musicisti, una grande emozione per tutti coloro che erano presenti e per me, un grande sogno realizzato. Grazie Dolly. Con riconoscenza, Marilù. (Marilù Teseo)