Sin da piccola ha sognato Nashville ascoltando la collezione di dischi country della nonna materna cresciuta in India dai coloni inglesi trasferitisi li tra il diciassettesimo ed il diciottesimo secolo. Quella musica e quelle voci l’hanno accompagnata e l’hanno maturata segnando una strada che l’ha portata ad intraprendere la carriera musicale abbracciando la musica americana delle radici nella nativa Brentford, nei sobborghi londinesi. L’incontro con il produttore Chris Donohue, in Inghilterra al seguito di un tour di Emmylou Harris le ha aperto le porte del mondo della country music permettendole di incidere nel corso degli scorsi anni, dal debutto nel 2012, alcuni pregevoli album in una crescita costante e regolare. Dotata di eccellenti doti vocali e di quell’approccio cristallino che l’ha fatta accostare a Linda Ronstadt, Rosanne Cash e a Brandi Carlile tra le altre, Danni Nicholls ha ora voluto omaggiare le proprie radici familiari attraverso un disco come “Under The Neem Plum Tree” che rimanda ad una country music dal sapore vintage, come le note che invadevano casa presentando le più classiche voci degli anni cinquanta e sessanta. Ne è uscito un album dalla notevole qualità espressiva in cui fanno bella mostra di se alcune delle indimenticabili melodie di quegli anni accanto a tre eccellenti composizioni originali che sottolineano anche le qualità di autrice di Danni Nicholls. Partendo da queste ultime non si può rimanere insensibili alla bellezza di una “Between The River & The Railway”, della limpida canzone che da’ il titolo all’album e della tenue ma accorata “Ancient Embers” che commuove e coinvolge per interpretazione ed intensità emozionale. Con il magistrale lavoro di Brett Resnick alla pedal steel che segna con la sua sensibilità e la sua perizia gran parte del disco e con la professionalità di un ristretto manipolo di musicisti come Emerald Rae al fiddle, Shawn Byrne a basso e mandolino e a alla produttrice Sarah Peacock a piano e controcanti, scorrono con estrema naturalezza brani che hanno fatto la storia della country music e di certa ‘popular music’, qui riletti con un candore e una grazia difficili da trovare. “Crazy” firmata da Willie Nelson e portata al successo da Patsy Cline, “Blue Bayou” di Roy Orbison, “Can’t Help Falling In Love” dal repertorio di Elvis Presley e di molti altri in seguito e “Tennessee Waltz” della coppia Pee Wee King e Redd Stewart suonano in maniera luminosa e mai scontata, seguendo un filo sentimentale che rimarca tutta l’umanità di una delle migliori voci della scena indipendente che guarda alla country music come riferimento imprescindibile. (Remo Ricaldone)