Nata e cresciuta a San Diego, California, Grey DeLisle in questi anni duemila ha dedicato alla musica uno spazio intermittente ed irregolare, alternando la sua produzione discografica iniziata ad inizio millennio con buonissimi propositi e una manciata di album ad una carriera come doppiatrice di film di animazione (circa duemila, dai Simpsons a Scooby Doo), con una vita privata decisamente movimentata. Per parecchi anni, dal 2007 al 2023, non ci sono state tracce della Grey DeLisle cantante ed autrice e il suo “Borrowed”, disco di cover per certi versi sorprendente per scelte e freschezza, ha interrotto questo silenzio riportandola finalmente ‘in carreggiata’ visto il suo grande talento. Ora “She’s An Angel” ribadisce quanto sia mancata come country singer con una selezione veramente accattivante sulla scia dei personaggi femminili che hanno scritto la storia del genere come Sara Carter (e il disegno di copertina con la DeLisle che imbraccia un autoharp è significativo a riguardo), Loretta Lynn, Tammy Wynette e Dolly Parton, con una splendida voce che rimanda inevitabilmente a quest’ultima. Produzione impeccabile, band di supporto formata da veterani del calibro di DJ Bonebrake (con i Lone Justice e gli X, protagonista di innumerevoli nottate a Los Angeles e dintorni) e di  T. Jarrod Bonta le cui tastiere hanno reso preziosi i lavori di tanti musicisti country e blues, feeling profuso a piene mani, tutto concorre a creare la giusta atmosfera, spesso ‘old fashioned’. Non mancano i momenti swinganti come la frizzante “I Like The Way I Think”, un gustoso duetto con Ray Benson, storico leader degli Asleep At The Wheel in “The Dog”, la sinuosa e ‘bluesy’ “Shake That Thing” con una grande fiddler come Tammy Rogers in forma come non mai, “Big Sister” che ci riporta indietro agli albori del rock’n’roll. Country music e honky tonk la fanno da padrone e da ogni traccia traspare una passione e un trasporto inequivocabili e spesso, se chiudiamo gli occhi, ci sembra di immergerci in quegli anni, tra i cinquanta e i sessanta del secolo scorso, quando le produzioni davano il giusto risalto alla qualità del materiale e alle interpretazioni fatte con il cuore. Scorrono quindi con estrema naturalezza momenti da sottolineare come “I’ll Go Back To Denver (And You can Go To Hell)”, la morbida ballata “I Really Got The Feeling” firmata da Billy Vera per Dolly Parton, unico non firmato da Grey DeLisle, “Stick And Poke” dal sapore tradizionale, “I Missed You” e “Quit Pickin’ On Me” con nel cuore il più classico Bakersfield sound, le movenze western di “Cowboy Joe” e la brillante “Big Sister” dagli umori quasi rockabilly. Un disco questo fatto con enorme passione che riporta all’attenzione degli appassionati un’artista completa che potrà regalarci ancora molte soddisfazioni. E il doppiaggio può attendere. (Remo Ricaldone)