Un depistaggio, una falsa partenza. Questo è il biglietto da visita di “The dance”. Un inizio che ci porta a pensare che il brano sia stato scritto in tonalità minore, invece della solita scontata maggiore, che in qualche maniera caratterizza questo genere musicale e in parte tutti quei generi che hanno contribuito alla nascita della musica country. Ovviamente non è come sembra, ma questo lo scopriremo più avanti quando andremo a spiegare che cosa succede nel finale. Viene affidato al pianoforte il compito di creare una semplice atmosfera, che possa in qualche maniera preparare l’ascoltatore a capire meglio l’argomento che il brano sta per trattare. Un testo dal contenuto impegnato, che non parla banalmente d’amore o che semplicemente non cade nello scontato. Il suono del pianoforte utilizzato come un semplice mezzo di espressione. Dobbiamo considerare inoltre che il suono, per quanto possa essere il mezzo di espressione più importante, rimane sempre un mezzo per raggiungere il solo e unico fine cioè la musica. Probabilmente non esiste il suono bello per eccellenza, esiste semmai il suono bello perché curato e in stile con la composizione che si sta eseguendo.Ciò che è bello in Vivaldi può non esserlo in Wagner. In the Dance, il pianoforte è il mezzo più efficace attraverso il quale l’artista raggiunge le vette più alte dell’espressione musicale. Questo però fa si che all’ inizio manchi una vera e propria identità melodica, che andrà a creare, come vedremo più avanti, un bel problema. L’incipit vero del brano lo si ha con l’arrivo della chitarra. Non è affatto una procedura anomala in Garth Brooks. Questo avviene in “If tomorrow never comes”, e in misura ancora maggiore in “The thunder rolls”, dove l’inizio del brano, affidato ovviamente alla chitarra, viene anticipato dall’atmosfera creata dal tuono riprodotto in sala di registrazione. Se vogliamo dare vita ad un effetto di armonia musicalmente parlando, o se vogliamo parlare in termini matematici creando una proporzione, possiamo dire con fermezza che “The dance” sta all’effetto del pianoforte come “The thunder rolls” sta all’effetto del tuono. Del resto anche in natura il tuono è un fenomeno acustico che ha lo scopo di far capire quello che sta per succedere cioè l’arrivo delle scariche elettriche.
La chitarra va ad emulare in un certo qual modo l’azione del respirare dell’artista, rendendo la musica più vicina al linguaggio umano. E’ un tentativo di portare il testo all’attenzione dell’ascoltatore, ponendolo nel giusto stato d’animo. La ripetizione di questo modesto inciso, per l’esattezza tre volte con un piccolo cambiamento nell’ultima ripetizione, ci fa comprendere ulteriormente che ci troviamo di fronte ad un respiro preoccupato a tratti anche affannoso.Finalmente eccoci arrivati all’interno della prima strofa. Non troviamo un salto melodico importante che ci aiuta ad entrare con slancio all’interno di questa sezione del brano. Questa piccola mancanza, viene interamente colmata prima dalla interruzione della chitarra sulla tonica, I° grado della tonalità d’impianto, dopo la formula di cadenza V-IV-I. Questa va ad anticipare l’ulteriore slancio che da l’entrata con ritmo anacrusico, in levare tanto per capirci, sulle parole “looking back”, un breve movimento melodico ascendente con gradi congiunti. Interessante soffermarsi per un attimo su quest’inizio dove la tonica, il centro della tonalità, viene trasformata momentaneamente in una dominante secondaria del IV°, aumentando così un’attrazione di per se già forte. Questa intera strofa viene affidata alla chitarra che accompagna la sola voce di Garth Brooks. La strofa viene divisa in due periodi facilmente riconoscibili: la timida entrata del basso nel secondo periodo della strofa, e soprattutto a metà strada, tra la fine del primo periodo e l’inizio del secondo, dove si va a creare una formula di cadenza perfetta I-V-I. La prima parte di questa formula di cadenza perfetta è formata ovviamente dalla semicadenza I-V, che coincide con la fine del primo periodo sulle parole “with all the stars above”. La seconda parte, formata dalla cadenza V-I, ottima per creare sia un nuovo slancio che un nuovo respiro musicale, va a coincidere con il nuovo inizio del secondo periodo sulle parole “for a moment”, anch’esse come l’inizio della strofa con ritmo anacrusico e movimento ascendente con gradi congiunti. (Massimo Sarra)